Credo di aver ricercato dal momento nel quale ho iniziato il mio insegnamento, un dialogo disinteressato e cordiale con i giovani. Esso ha continuato a svolgersi per moltissimi anni nelle condizioni umane e sociali le più diverse, sempre costruttivo, e per me utile e gradevole. È difficile dire che cosa obiettivamente ne sia derivato. Non vi sono criteri di accertamento e di misura. Per parte mia ne ho ricavato una sensibilità aperta al movimento ed al rinnovamento, una garanzia contro la cristallizzazione ed il conformismo. Ho forse dato, o contribuito a dare, il gusto per quel che tocca la dignità umana e riguarda l’assolvimento del proprio compito nel mondo, perché di questo si tratta. Di riuscire a credere di avere un dovere da compiere nella gioia come nell’amarezza e polarizzare intorno ad esso le complesse e misteriose ragioni della vita.
prof. Aldo Moro
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